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FESTA TEATRO RAGAZZI
VIIª edizione
VIGOLO VATTARO (Trento) Piazzale delle scuole
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Programma
Data
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Spettacolo
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Compagnia
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4 agosto 1999
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Un amico molto speciale |
Classe IIª A della scuola media di Vigolo Vattaro |
5 agosto 1999
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Arrivi e partenze |
Francesco Mattioni del Teatro Pirata (Jesi) |
6 agosto 1999
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Il mantello fatato |
I burattini di Daniele Cortesi (Bergamo) |
7 agosto 1999
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Non ho parole |
Bano Ferrari del Teatro d'Artificio (Milano) |
8 agosto 1999
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"De bello retico" |
Classe IIª B della scuola media di Vigolo Vattaro |
Anche quest'anno si svolgerà nella prima decade di agosto latradizionale "FESTA TEATRO RAGAZZI". Un appuntamento importante che staritagliandosi un suo spazio e una sua specificità: quella di affiancareil Teatro per ragazzi al Teatro fatto dai ragazzi e di offrire unavetrina di lavori allestiti da compagnie di professionisti accanto adaltri realizzati dai ragazzi. Nelle precedenti edizioni abbiamocercato di proporre spettacoli diversi, spaziando dal Teatro d’attore,al mimo, alla clownerie, ai burattini… cercando di invogliare i giovaniad entrare nel meraviglioso mondo dell’espressione teatrale. Nellasettima edizione non potevamo smentirci. Infatti ogni serata offre untipo di esperienza diverso. I ragazzi della classe IIª A della scuolamedia di Vigolo Vattaro inaugurano la manifestazione con una lorolibera interpretazione dell'opera di Antoine de Saint-Exupery "IlPiccolo principe" frutto del lavoro svolto durante l'anno scolastico. Nella seconda serata viene proposto "Arrivi e partenze ovvero storie invaligia" di e con Francesco Mattioni del Teatro Pirata di Jesi.Spettacolo ispirato e dedicato ai corrieri: particolari viaggiatori checarichi di enormi valigioni prendevano il treno della notte perarrivare in città nella mattina, consegnare le merci ed essere diritorno in serata. Nella terza serata ritorna l'affezionato DanieleCortesi con i suoi burattini della miglior tradizione bergamasca cheinterpretano un nuovo spettacolo dal titolo "Il mantello fatato", unafiaba avventurosa e ricca di colpi di scena. La quarta serata èdedicata alla clownerie con il ritorno di Bano Ferrari del Teatrod'Artificio di Milano che ci presenta un suo collaudatissimo spettacolo"Non ho parole" dove la comicità non è più un effetto, uno spettacolodi mestiere, ma diventa poesia corale e liberatoria ... Lamanifestazione si conclude con un brillante spettacolo in dialettoproposto dalla classe IIª B della locale scuola media che ripercorre inchiave satirica le vicende di una comunità retica nella nostra Regionestrizzando l'occhio ai Flingston e Asterix. Quest'anno, parte delricavato degli spettacoli proposti dai ragazzi della scuola media verràdevoluto per un'iniziativa umanitaria in favore dei bambini dellaBielorussia.
Ci vediamo dal 4 al 8 agosto 1999 sotto le stelle nel piazzale delle scuole di Vigolo Vattaro o, in caso di brutto tempo in Auditorium.
Buon divertimento.
La direzione della Filodrammatica ViVa
La classe IIª A della scuola media di Vigolo Vattaro UN AMICO MOLTO SPECIALE
tratto da "Il Piccolo Principe" di A. De Saint-Exupery

La classe IIª A ha deciso di interpretare quest’anno "Il Piccolo Principe", capolavoro di Antoine De Saint-Exupery, in una versione liberamente interpretata, molto ampliata e modificata. Questo testo ci è piaciuto molto e abbiamo discusso in classe, prendendo spunto da alcuni temi ancora veramente attuali e vicini a noi: l’amicizia vera, il rapporto con i genitori, i comportamenti, vizi o virtù degli adulti, la necessità dell’amore e della solidarietà tra gli uomini, ecc. Abbiamo pensato, con la supervisione della prof.ssa Boscato, di elaborarlo, modificarlo, aggiungere personaggi, inserire poesie, inventare canzoncine e filastrocche più o meno musicate da noi con la collaborazione del prof. Banal. Ideare la sceneggiatura e allestire le scenografie con l’aiuto del prof. Pachera è stato divertente. Ai costumi ha pensato la signora Andreatta: mamma di Devid. In poche parole è "Un amico molto, molto speciale". Ma chi ha avuto più pazienza ed ha "faticato" di più per la nostra vivacità è stato il nostro regista Gimmi. Qui comincia il "bello"! Abbiamo dovuto imparare, o quasi, a recitare. Lo sforzo e l’impegno sono stati notevoli, ma è stato anche piacevole.
Buon divertimento!
TEATRO PIRATA di Jesi (Ancona) ARRIVI E PARTENZE ovvero Storie in valigia
Di e con Francesco Mattioni Regia della compagnia Scenografie di Marina Montelli

Sulla tratta ferroviaria Ancona-Roma, dai piccoli paesi delle Marche, fino agli anni sessanta si potevano trovare dei particolari viaggiatori, i CORRIERI, che carichi di enormi valigioni prendevano il treno della notte per arrivare a Roma in mattinata, consegnare merci (uova, selvaggina, verdure, piccoli oggetti, ecc.) ed essere poi di ritorno in serata. A loro è dedicato ed ispirato questo spettacolo. Attilio, l’ultimo corriere rimasto; tutti i giorni alla stessa ora va alla sua stazioncina carico di valigie, valigione, valigette, il suo lavoro è stato soppiantato dal moderno commercio, ma lui non disdegna di riaprire le sue valigie per raccontare le storie improbabili che vi sono rinchiuse, fiabe, leggende, storie lunghe, storie brevi, comiche, tristi, terribili e gentili e che prendono vita proprio da quegli oggetti, verdure, uova, vestiti, che in quelle valigie hanno viaggiato per anni. Il tutto accade tra un treno che parte ed uno che arriva, nel magico momento dell’attesa, quando il tempo si sospende, come nelle fiabe, come nei racconti , come nei sogni, come nel teatro.
I Burattini di Daniele Cortesi – Bergamo IL MANTELLO FATATO
Testo, regia e burattini: Daniele Cortesi Animazione e recitazione: Daniele Cortesi e Virginio Baccanelli Costumi: Carla Carrera

Lo spettacolo, allestito con cura e, come sempre, nel segno della miglior tradizione burattinaia bergamasca, vede in scena ben tredici personaggi, coinvolti in una classica fiaba, avventurosa e ricca di colpi di scena. Delizia, giovane e capricciosa figlia del re Baldovino, disubbidisce al servitore Arlecchino e si inoltra nel bosco, dove viene rapita da una scalcagnata banda di briganti e poi venduta all’orco Barbacane ed alla sua arcigna moglie, la strega Cunegonda. Incaricati di liberare la giovane principessa, pagando il riscatto chiesto dal brigante lupo, sono due valenti soldati del re: il caporal Brighella Cavicchio ed il suo compaesano, il soldato semplice Gioppino Zuccalunga. In un serrato susseguirsi di azioni, tranelli, astuzie, magie e… sonore bastonate, si snoda la trama dell’avvincente racconto. Sgominata la banda dei malfattori, punita la malvagia coppia dell’Orco e della strega consorte, lo spettacolo si chiuderà con la liberazione della principessa, festeggiata dal classico ballo dei protagonisti positivi della fiaba.
Clown del TEATRO D’ARTIFICIO (Milano) NON HO PAROLE
Di e con Bano Ferrari Regia: Carlo Rossi Musiche: Carlo Pastori

Storie di ordinaria dismisura. Un clown in abito scuro e valigia inciampa nella socialità, nei fiori, negli odori, nel fuoco, nel cibo, nella musica, in se stesso e poi ancora nello spazio e negli altri. La comicità non è più un effetto, uno spettacolo di mestiere, ma diventa poesia corale e liberatoria di tutto il nostro inconfessato e quotidiano angoscioso sentirci inadeguati e fuori misura di fronte alle cose della vita.
La classe IIª B della scuola media di Vigolo Vattaro DE BELLO RETICO motto "contantela giusta"
Commedia in dialetto trentino di Flavio Demattè

La classe IIª B quest’anno si è cimentata in un lavoro dialettale scritto dal nostro Flavio Demattè (segnalato al concorso CoF.As.) lavorando in modo particolare sulla battuta comica. De bello retico è una commedia brillante e satirica che ci coinvolge fin dall’inizio in un esilarante affresco sociale che ripercorre liberamente la storia della nostra regione nelle vicende di una comunità retica strizzando l’occhio ai Flingston e ad Asterix in una serie di situazioni comiche appassionanti, ritmate da colpi di scena inaspettati. Il divertimento è assicurato. I ragazzi hanno lavorato con impegno ed entusiasmo via via crescenti, sostenuti dalla prof.ssa Toffanello ed è stato piacevole accompagnarli in questa esperienza che ha permesso loro di sperimentare la "vis comica" e di riscoprire il dialetto. I ragazzi hanno realizzato la semplicissima scenografia e hanno coinvolto mamme e zie per confezionare i costumi secondo la moda "primitiva". |