FESTA
TEATRO
RAGAZZI

VIIIª edizione

VIGOLO VATTARO (Trento)
Piazzale delle scuole

Programma

Data

Spettacolo

Compagnia

3 agosto 2000

Storie nel cortile: Alibabà e i 40 ladroni Compagnia "Fratelli di Taglia" di S. Giovanni in Marignano (RN)

4 agosto 2000

La  gabbianella e il gatto che le insegnò a volare

Fiaba lupa
Ragazzi della scuola media di Vigolo Vattaro

Compagnia "Il Teatro a vapore" di Milano

5 agosto 2000

Il rapimento del principe Carlo Il Teatro burattini della famiglia Monticelli (Ravenna)

6 agosto 2000

L'ombra di papà Compagnia "Il Telaio" (Brescia)

7 agosto 2000

Teleroto Ragazzi delle classi  Iª A e Iª B della scuola media di Vigolo Vattaro

Se una manifestazione giunge all'ottava edizione significa che ci sono molte persone che le vogliono bene. C'è il pubblico che in questi anni si è dimostrato sempre più affezionato e intenditore "di bocca buona" e che ha apprezzato gli spettacoli, sempre di grande qualità, presentati da compagnie fra le migliori nel panorama italiano di Teatro per ragazzi. Compagnie, appunto, che vogliono bene alla nostra manifestazione e che sono contente di ritornare qui a Vigolo per l'accoglienza che hanno trovato sia da parte degli spettatori che da parte degli organizzatori. Non ultimi, ci siamo noi della Filo che amiamo Festa Teatro Ragazzi, non solo perchè ci piace il Teatro ma anche perchè attraverso di esso possiamo incontrare tante persone e comunicare loro qualcosa di bello nell'atmosfera magica sotto il cielo stellato (se il tempo lo permette). Come gli anni precedenti anche questa edizione prevede cinque serate, una diversa dall'altra per la tipologia degli spettacoli: dal testo d'attore, alla clownerie, al teatro di burattini. Ci vediamo allora dal 3 al 7 agosto 2000 nel piazzale delle scuole di Vigolo Vattaro all'aperto o, in caso di brutto tempo, in Auditorium. Buon divertimento.

La direzione della Filodrammatica ViVa


Compagnia teatrale "FRATELLI DI TAGLIA" di S. Giovanni in Marignano (RN)
AlìBabà e i 40 ladroni
Storie nel cortile

con Daniele Dainelli e Patrizia Signorini
Regia: Daniele Dainelli e Giovanni Ferma
Collaborazione alla messinscena: Marina Signorini
Luci e suoni: Cristian Casadei
Musiche: Pulsatilla, Luca Brolli, Cristina Ciavatti
Scenografie e oggetti di scena: Marina e Patrizia Signorini

Questa produzione della Compagnia vuole essere un altro punto in movimento nella ricerca di nuovi linguaggi scenici e di interpretazione di classici per ragazzi all'interno del "Cortile". Pink e Lisa vivono nel cortile che è luogo di giochi e trasformazioni fantastiche: Lisa diventerà Alì Babà e Pink il terribile Mustafà, capo dei ladroni, e in un gioco magico la struttura scenica si svelerà ora un bosco, ora una città-casbah e ora la caverna del tesoro. Le suggestioni musicali e sonore sono da mille e una notte mentre il linguaggio di Pink e Lisa, spesso in rima, tende a creare una musicalità avvolgente.Il dualismo tra grande e piccolo è stato il punto di partenza di questo spettacolo, dove il piccolo debole la spunta contro il grande malvagio con la sua furbizia. Infatti il piccolo Alì Babà, dopo aver ascoltato per caso le parole magiche che schiudono l'antro (Apriti Sesamo) si impossessa del tesoro dell'avido Mustafà, per farne dono poi a parenti ed amici, poveri e bisognosi, in quanto la sua vera ricchezza sta nella generosità e nella gioia di dare, e alla fine della storia, come ci suggerisce la rivisitazione di Emanuele Luzzati...

Alì Babà, regalato l'ultimo gioiello
allo zio di suo fratello
libero come un fringuello
passa il tempo allegramente
a far di tutto per non far mai niente.


Ragazzi della scuola media di Vigolo Vattaro
La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare

Tratto dal libro omonimo di Sepulveda

Regia di Rosella Ducati

Questa sceneggiatura è tratta dal famoso libro omonimo di Sepulveda che ha ispirato anche un film di successo. Narra la storia di una gabbiana che morendo affida il suo uovo ad un gatto. Quando nasce il pulcino il gatto lo cura, rispettando il suo destino di gabbiano. Il senso del racconto è espresso nelle parole che Zorba, il gatto, dice a Fortunata, la Gabbianella: «...È facile amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, però non impossibile. Può esserci amicizia tra un gabbiano e un gatto, ma tu devi seguire il tuo destino di gabbiana». “Amore al destino dell'altro” questo desiderano comunicarci i ragazzi che hanno realizzato questo spettacolo.


Compagnia "IL TEATRO A VAPORE" di Milano
FIABA LUPA
di Giampiero Pizzol


Con Angela Demattè e Andrea Carabelli
e Ivano Conti alla chitarra
Regia di Bano Ferrari
Musiche di Ivano Conti e Carlo Pastori

Lo spettacolo intreccia il racconto di tre famose fiabe di lupi narrate in modo divertente. I protagonisti infatti sono due clown, un Bianco e un Augusto, che litigando per poter fare il circo o il concerto, trovano come compromesso raccontare delle favole. Immaginatevi cosa può succedere se a fare la parte del lupo è l’Augusto e se a tracciare le fila del racconto è il Bianco che non aspetta altro che vendicarsi sull’Augusto che non ha voluto fare il concerto. Il risultato è la continua invenzione di situazioni comiche e di gags clownesche. Una scenografia semplice riporta lo spettacolo al circo e ai poveri girovaganti attori che lo compongono. Le musiche, composte appositamente per lo spettacolo, sono in forma di canzoni; esse hanno come tema le fiabe narrate e risultano essere oltre che divertenti anche coinvolgenti. II particolare lavoro drammaturgico permette di rivolgere lo spettacolo in una versione per i bambini della scuola materna e in una più elaborata per le elementari. Lo spettacolo è creato dal rapporto della coppia più classica della clownerie, l’Augusto e il Bianco che qui, come raramente accade nel circo, è impersonificato da una ragazza che riesce a trovare personaggi originali e divertenti.


Il Teatro dei burattini della famiglia Monticelli di Ravenna
Il Rapimento del Principe Carlo
da un testo della tradizione popolare di fine '800

di e con Mauro Monticelli

"Il rapimento del Principe Carlo", dalla trama molto semplice, proviene da un vecchio canovaccio della meta' dell'800. Rappresentato da Mauro Monticelli, ultimo rampollo di una dinastia di cinque generazioni, e' ispirato ad una versione precedente elaborata invece da Otello Monticelli, "il nonno" e suo maestro nell'arte dei burattini, che ha visto quest'ultimo protagonista affermato in campo internazionale per oltre sessant'anni.

LA TRAMA

La storia inizia alla reggia di un vecchio re a cui e' stato rapito il figlio. Viene dato ordine ai servi e ai soldati di andare a cercare il Principe Carlo in tutte le terre del regno; alla ricerca parte anche Fagiolino aiutato dai consigli della vecchia Fata Circe. Presto lo trova nel bosco della Rogna nelle mani del terribile e potente brigante Spaccateste e del suo gigante. Fagiolino dopo un lungo duello bastona senza pieta' i cattivi e riporta sano e salvo il Principe Carlo a suo padre il re. In onore di Fagiolino sara' fatta una grande festa.

Lo spettacolo e' stato rappresentato per la prima volta nel 1983, al "Torneo dei Pupi" - Festival Internazionale del teatro di figura di Palermo (oggi denominato "Festival di Morgana").Nel corso degli anni e' divenuto "il cavallo di battaglia" di Mauro: ha raccolto il favore del pubblico e della critica specializzata di quasi tutti i paesi europei, oltre a due tour in Giappone e in altri extraeuropei (Taiwan, Libya, Tunisia, Israele...); ha ottenuto riconoscimenti e premi in molti festival del settore per l'innovazione ed il recupero della tradizione popolare.Sino ad oggi ha effettuato oltre 1500 repliche.


Compagnia "TEATRO TELAIO" di Brescia
L'OMBRA DI PAPÀ

di Ennio Pasinetti

con Fabrizio Guarnieri
Regia di Pietro Arrigoni
Scenografia e costumi di Lidia Petroni
Tecnico luci Fabio Calabrese
Musiche di Raffaele Olivieri
Foto di Giulia Bernori
Voce registrata di Danny Avanzi

Il momento di andare a letto è sempre sgradito ai bambini, ma il viaggio attraverso la notte non fa paura se c'è la compagnia rincuorante e un po' magica dell'ombra di papà. Così la cameretta di un bambino si trasforma in un teatrino in cui si susseguono tante storie - che cosa sono i sogni se non piccole storie?- divertenti, sorprendenti, poetiche. di Ennio Pasinetti con Fabrizio Guarnieri regia di Pietro Arrigoni scenografia e costumi di Lidia Petroni tecnico luci Fabio Calabrese musiche di Raffaele Olivieri foto di Giulia Bernori voce registrata di Danny Avanzi Grazie alla presenza di questo amico notturno, gli oggetti quotidiani si trasformano in personaggi di fiaba; si può incontrare il bizzarro Giacomino Senzatesta o scoprire perché la cornacchia ha un verso tanto sgraziato, si gioca con il tatto, il gusto e l'olfatto lasciandosi coinvolgere nello spettacolo o s'impara che i ricordi son compagni d'avventura se li sappiamo chiamare. Tra uno spunto divertente e più stimoli visivi (ombre, video, diapositive, materiali poveri usati in modo inconsueto), la mattina conclude lo spettacolo con una certezza in più per i piccoli spettatori: non si è mai soli, ma anche quando papà è occupato o è al lavoro, l'ombra di papà ci protegge e ci accompagna, tenendoci per mano. Pensato per i bambini, lo spettacolo vuole essere insieme un omaggio ai papà.


Ragazzi delle classi Iª A e Iª B della  scuola media di Vigolo Vattaro
TELEROTO

di Andrea Castelli

Regia di Mauro Corradini

Durante l'anno scolastico da poco terminato, i ragazzi della Iª A e Iª B della Scuola Media di Vigolo Vattaro, sotto la paziente guida del Prof. Mauro Corradini, hanno allestito un lavoro brillante di A. Castelli dal titolo "Tele roto". Una commedia in dialetto trentino nella quale il pubblico viene coinvolto entro un frenetico susseguirsi di esilaranti quadri e situazioni di "comune" vita quotidiana. Ma il perno di tutta la storia è: la televisione. Probabilmente, se chiediamo ad un ragazzo cos'è la televisione lui non sarà in grado di darci una precisa definizione ma certamente sarà in grado di fornirci un interminabile elenco di programmi, films, talk-shows, telenovele, quiz e quant'altro un palinsesto sia in grado di offrire. Ed è appunto attraverso questa fantastica scatola luminosa che lo spettatore potrà ammirare l'intercalare di buffi e divertenti personaggi, vanitosi presentatori ed avvenenti annunciatrici, improvvisati spettacoli di "compagnie teatrali" che definire dilettanti è già un sublime elogio, cori che ignorano nella maniera più assoluta la parola "musica", poeti che rivolgono strazianti versi d'amore alla propria amata ed infine fantastici viaggi nel mondo dell'ignoto. Naturalmente, in tutta questa euforia non poteva mancare lei: la regina ovvero la pubblicità…frush, frush. Ma come tutti gli spettacoli che si rispettano il finale… è a sorpresa. Buon divertimento.



Articolo tratto da: Filodrammatica ViVa di Vigolo Vattaro - http://www.filoviva.it/
URL di riferimento: http://www.filoviva.it//index.php?mod=04_Rassegne/01_FTR/FTR2000