Rumori fuori scena


RUMORI FUORI SCENA

di Michael Frayn

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INTERPRETI e PERSONAGGI in ordine di apparizione:

Rosella Ducati è Dotty Otley nella parte della Signora Clackett
(Dario Rizzi) Tiziano Petroni
è Lloyd Dallas (Regista)
Ennio Bailoni è Garry Lejeune nella parte di Roger Trampelmain
Sonia Rigotti è Brooke Ashton nella parte di Vicki
Elisabetta Cauli è Poppy Norton-Taylor (Assistente)
Pino Loperfido è Frederick Fellowes nella parte di Philip Brent
Laura Ducati è Belinda Blair nella parte Flavia Brent
Lorenzo Bilancetti è Tim Allgood (Direttore di Scena))
Gimmi Rigotti è Selsdon Mowbray (Scassinatore)

L’azione ha luogo nel soggiorno della casa di campagna dei Brent, un mercoledì pomeriggio.

Regia: Rosella Ducati
Luci e Rumori: Giuseppe Tamanini
Scene: del gruppo e collaboratori
Costumi: del gruppo
Trucchi: Marzia Bianchini e Elena Rech
Rammentatrici: Laura Covi e Marilena Fontana
Foto di scena: Giuseppe Tamanini


IL LAVORO

La Filo di Vigolo Vattaro si ripropone con un lavoro teatrale comico brillante di un autore inglese, a differenza delle ultime produzioni dove il testo era scritto dal gruppo degli attori.
Per noi questo non è certo l’inizio, ma è stato un po’ come ricominciare da zero. L’idea che sottende la commedia: la recita nella recita, vanta una tradizione venerabile, ma Frayn la svolge in maniera a suo modo geniale.
Nel primo atto si assiste alla tormentata prova generale dello spettacolo da parte di una compagnia di terz’ordine; nei due atti successivi si srotolano ansimanti repliche che, in maniera irresistibilmente comica, offrono delle rappresentazioni così ignobilmente degradate da rendere irriconoscibile il lavoro originario. Il tutto contiene un repertorio orchestrato in modo magistrale di luoghi comuni e una fitta trama di rapporti amorosi tra gli attori che Frayn ordisce secondo la sua specialità. "Rumori fuori scena" è un lavoro corale, scritto per un équipe senza primi attori; è forse l’opera dell’autore inglese più vicina alla realtà italiana.

NOTA DEL REGISTA

Il gruppo questa volta è tornato al comico. Abbiamo scelto un testo brillante molto diverso da quelli affrontati ultimamente, ma che tuttavia ci ha non meno incuriosito e stimolato, soprattutto per la sua grande autoironia. Guardare il nostro gruppo teatrale e noi stessi dal di fuori, con un po’ di distacco e un po’ di tenerezza per il cammino artistico umano fatto insieme, mettere in scena per la prima volta non proprio noi stessi, ma le miserie di una compagnia teatrale e la goffaggine del mondo degli attori (che, anche se amatori, abbiamo comunque praticato e conosciuto da vicino), mi ha convinta ad intraprendere questa mia nuova "regia", pur essendo costretta, gioco forza, a recitare nello spettacolo.
Non avrei avuto la costanza di condurre a termine questo lavoro se non ci fosse stato l’aiuto e l’entusiasmo di tutti, i suggerimenti degli stessi attori e tecnici e soprattutto la tenacia e la fiducia dimostrate da tutto il nostro gruppo di lavoro che ha saputo superare non poche difficoltà.



Articolo tratto da: Filodrammatica ViVa di Vigolo Vattaro - http://www.filoviva.it/
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