SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

di William Shakespeare


Luci: Giuseppe Tamanini - Datore luci: Michele Zamboni
Scenografia: Giuseppe Tamanini, Serena Giacomelli, Flavio Fontana, Cristian e Cristina Hardaut
Voce “Canzone delle fate”: Laura Covi
Balletto: Elena Fiori
Costumi: Sandra Rigotti
Regia: Rosella Ducati
 
Personaggi e Interpreti
Teseo (Duca di Atene) Pino Loperfido
Egeo (Padre di Ermia) Gimmi Rigotti
Ippolita (Regina delle amazzoni) Elisabetta Cauli
Filostrato (Cerimoniere) Grazia Raimondo
Oberon (Re degli elfi) Pino Loperfido
Titania (Regina delle fate) Chiara Weiss
Puck (Folletto) Valentina Tamanini
Fate Aurora Weber, Fiorenza Zamboni, Martina Amadei

Amorosi
Lisandro Gianmarco Giacomelli
Demetrio Flavio Fontana
Ermia Aurora Weber
Elena Isabella Piazzera

Comici
Zeppa (Capocomico) Gimmi Rigotti
Chiappa Ennio Bailoni
Fondelli Claudio Marchi
Pernacchia Anna Fontana
Bragon Grazia Raimondo
Culatta Fiorenza Zamboni

Per celebrare le nozze di Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, alcuni artigiani decidono di inscenare uno spettacolo teatrale e si recano in un bosco per le prove. Ma nel bosco ci sono anche Lisandro ed Ermia che si amano e stanno fuggendo dal padre di lei, Demetrio che insegue i due fuggitivi, inseguito a sua volta da Elena che lo ama perdutamente... e poi le fate e il folletto Puck dispettosi che si divertono alle spalle dei giovani innamorati... In questa delicata opera teatrale, scritta da William Shakespeare alla fine del ‘500, si trova il gusto della conversazione brillante e della schermaglia amorosa unite alla grande sensibilità di far vivere insieme il comico, il tragico e la magia dell’amore. Sogno di una notte di mezza estate è una favola magica scritta con grande sensibilità, nella quale si intrecciano equivoci, litigi e confusioni che alla fine si sciolgono nell’incantesimo dell’amore.

L’AUTORE

William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, Warwickshire, 1564-1616) drammaturgo inglese. Gli scarsi dati biografici hanno indotto a congetture molteplici, fino a considerare Shakespeare nome fittizio dietro cui si celassero Francesco Bacone o altri. Oggi si riconosce come storica la sua esistenza: visse a Stratford fin verso il 1590. Fu poi a Londra, autore, attore e impresario. Trascorse l’ultima parte della vita a Stratford, dove si conserva la sua tomba. La raccolta dei drammi (37 sicuramente suoi) uscì, postuma, nel 1623. L’opera teatrale di Shakespeare ha una straordinaria ricchezza e complessità di temi e di accenti. Accanto ai drammi storici, in cui egli cerca l’individuazione di potenti personalità e analizza l’erompere di violente passioni nel cuore degli uomini, si collocano le commedie, caratterizzate dalle più svariate gradazioni del comico, dall’ironia sorridente sino al grottesco; accanto alle tragedie, in cui il poeta rappresenta gli affetti più nobili e gli istinti più perversi, i drammi avventurosi e romanzeschi, segnati dal superamento dello sconforto e del pessimismo nella serena contemplazione della realtà.

Locandina dello spettacolo

Foto: don Giorgio Maffei


Articolo tratto da: Filodrammatica ViVa di Vigolo Vattaro - http://www.filoviva.it/
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